Chi è il veterinario comportamentalista?
Il veterinario comportamentalista è un veterinario con competenze etologiche, zoopsichiatriche e cliniche che si occupa prevalentemente di animali d’affezione che presentano comportamenti anomali o abnormi, o comportamenti normali ma percepiti dal proprietario come fastidiosi e/o problematici.
Interviene inoltre nella gestione dell’animale in ambiente domestico aiutando i proprietari a costruire una corretta relazione con i propri animali, insegnando loro a comprenderne la comunicazione e comunicare a loro volta in modo corretto.
La visita comportamentale
Nell’era attuale , dove tutto accade velocemente e riusciamo a coprire distanze, un tempo infinite, in un batter d’occhio, si crede che ogni cosa possa avvenire abbattendo i tempi. Ma non è per tutto così: i processi vitali rispettano la legge del “tempo biologico” di Hering.
Se una patologia si produce nel corso di anni, ha bisogno , per essere rimossa, di un tempo adeguato, proporzionale al suo instaurarsi.
La visita comportamentale è indispensabile per poter formulare una diagnosi e una terapia corretta, in caso si sospetti un problema comportamentale in un cane o in un gatto. Talvolta sono necessari anche due o tre incontri con la presenza di un educatore cinofilo o un istruttore esperto in riabilitazione comportamentale di mia fiducia per stabilire un piano terapeutico .
La prima visita ha una durata media di circa 1 ora. Si svolge solitamente a domicilio o presso strutture veterinarie di riferimento Durante questo incontro vengono raccolte la maggior parte le informazioni riguardanti il comportamento del cane o del gatto, attraverso un colloquio con il proprietario e i familiari che convivono con l’animale.
Parte fondamentale della visita è l’osservazione diretta del comportamento dell’animale, il modo in cui interagisce con l’ambiente, le persone e gli altri animali.
Alla fine della prima visita, o delle visite di approfondimento, dopo aver definito la natura del problema, viene impostato il lavoro da fare, cioè la terapia comportamentale: vengono applicate delle tecniche (dette “di modificazione comportamentale”) utili al controllo e al miglioramento dei comportamenti problematici. Al proprietario verrà inviato, nei giorni successivi alla visita, un promemoria scritto delle modificazioni indicate.
E’ possibile che vengano richiesti esami specifici (del sangue e/o delle urine) da effettuarsi presso il proprio medico veterinario di riferimento.
E’ altresì possibile che debba essere associato alla terapia comportamentale un supporto farmacologico utile a migliorare lo stato di disagio dell’animale.
Successivamente al primo incontro, verranno mantenuti regolari contatti telefonici per monitorare l’andamento della terapia comportamentale e verranno fissati dei controlli. In base al tipo di problema riscontrato, è possibile scegliere insieme la frequenza degli incontri successivi e le modalità di lavoro con l’animale.